I dispositivi nelle nostre mani ci avvicinano a chi è distante ma ci allontanano da chi è vicino. Il nostro cervello ha diverse componenti alcune delle quali più sensibili all’attenzione degli altri. Quando qualcuno non ci presta la sperata attenzione è come se non ci sentissimo accolti e in qualche modo la qualità di quella relazione si abbassa. Da un punto di vista lavorativo soprattutto nel rapporto con clienti, colleghi, fornitori e così via bisogna stare attenti perché paradossalmente nell’epoca del digitale il fattore umano farà sempre più la differenza orientando le nostre scelte verso aziende, servizi e persone che si dimostrano attenti empatici, accoglienti.
Nelle nostre esperienze quotidiane è importante quindi togliere lo sguardo dallo schermo e tornare a un contatto sensoriale diretto. Se ci viene richiesto di parlarci mentre siamo occupati a lavorare su un dispositivo digitale, meglio dire di no se sappiamo di non poterlo fare in quel momento e semmai chiedere di rivederci o risentirci appena sappiamo di poterci dedicare con la massima attenzione alla persona difronte a noi.
Il phubbing (contrazione di phone e snubbing) è quella forma subdola di falsa attenzione all’altro mentre in realtà siamo immersi nei nostri dispositivi. E’ importante prestare la massima attenzione agli altri e questo vale sia in ambito lavorativo e ancor di più nella tua sfera personale.